WhatsApp sotto controllo polizia anche senza un mandato

whatsapp sotto controllo polizia anche senza un mandato


La casistica indica che il ricorso, da parte della polizia giudiziaria, a operazioni estrapolative di dati informatici conservati nella memoria del telefono (segnatamente sms e messaggi whatsapp), costituisce, ormai, una pratica consolidata.

Sempre più frequentemente, infatti - soprattutto in occasione di un arresto o di una perquisizione - la polizia giudiziaria, nell'intento di acquisire quanti più elementi di prova a carico dell'indagato, sottopone a esame il telefono cellulare in uso a quest'ultimo, e, specificamente, la messaggistica scambiata tramite l'applicazione whatsApp.

Detta attività investigativa può estrinsecarsi in diversi modi:

  • attraverso la sottoposizione dello smartphone a sequestro probatorio, con successiva copiatura dei dati informatici ivi memorizzati (intercettazioni telefoniche whatsapp);
  • attraverso la trascrizione del contenuto dei messaggi in una annotazione di p.g.;
  • attraverso la riproduzione fotografica della schermata del telefono dell'indagato nella quale compare il testo del messaggio che si intende acquisire

Quest'ultima modalità, attesa la praticità che la connota (solitamente la fotografia viene scattata da un altro smartphone, in uso agli operanti) costituisce quella più ricorrente.

Sul tema in questione, l'Avv. Walter Marrocco ha svolto una approfondita disamina che è possibile leggerequi in forma integrale.